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sintomi labirintite

La labirintite, definita anche “otite interna”, è un’infiammazione caratteristica del labirinto (da qui il suo nome), una struttura che si trova nell’orecchio interno e da cui dipende il nostro equilibrio e la nostra postura. Quali sono i sintomi della labirintite? I più comuni sono acufeni, abbassamenti uditivi ed ovviamente vertigini e problemi di equilibrio.

Il labirinto è un insieme di terminazioni nervose che contengono i ricettori dell’udito e della sensibilità spaziale. Il liquido che si trova al suo interno infatti, l’endolinfa, si muove assecondando il movimento del capo e stimolando le cellule cigliate, manda impulsi al cervello. Qui, le informazioni visive e quelle trasmesse dall’endolinfa si combinano, permettendo al nostro organismo di mantenere una postura stabile e in equilibrio.

Cosa succede quindi quando il labirinto si infiamma e c’è in corso un otite interna? I sintomi sono vari, e possono essere confusi con quelli di altre patologie data la loro comunanza:

  • Vertigini;
  • Nausea;
  • Acufeni;
  • Cali uditivi;
  • Perdita dell’equilibrio;
  • Capogiri;
  • Nistagmo (=ossia un movimento improvviso e involontario dell’occhio)
  • Dolore alle orecchie;
  • Stordimento.

La labirintite si distingue in acuta o cronica. Per labirintite acuta si intende un episodio isolato, mentre per quella cronica intendiamo degli episodi che si ripresentano con una certa continuità.

Cause, durata e cura

Quali sono le cause che scatenano la labirintite? Queste possono essere sia virali che batteriche. Parliamo di labirintite virale quando è causata da un virus (rhinovirus, herpes virus…), mentre quella batterica – più rara negli adulti ma più comune nei bambini – si diffonde ad esempio da un otite o da un’infiammazione delle vie respiratorie.

In genere l’infiammazione si risolve in 3-6 settimane, ma i sintomi possono metterci un po’ di più per scomparire definitivamente.

Per curare la labirintite si prevede l’uso di farmaci impiegati per lenire il dolore e spegnere l’infiammazione, in concomitanza con alcuni comportamenti atti a dare sollievo al senso di vertigini, come non alzarsi bruscamente, evitare movimenti improvvisi, evitare monitor di pc o televisioni durante un attacco di vertigini…

Se pensate di avere dei sintomi che possano ricollegarsi alla labirintite, non trascurateli! Un tempestivo intervento può aiutare a ritornare alla propria quotidianità il prima possibile!

la sindrome di Ménière

La sindrome di Ménière è una patologia che interessa l’orecchio interno. Chi ne è affetto accusa improvvise vertigini, ronzii all’orecchio, cali uditivi e sensazione di pressione nell’orecchio.

Ci sono alcune malattie di cui sappiamo relativamente poco, e chi ne è affetto si sente spesso “solo”, un malato immaginario che deve combattere contro una patologia non ancora riconosciuta pienamente. La sindrome di Ménière rientra in questa categoria: ma da cosa nasce? Quali sono le cause che la scatenano?

Le cause sono ancora sconosciute, ma l’ipotesi più accreditata è che possa essere causata dall’accumulo straordinario di un certo liquido. Questo liquido è normalmente presente nell’orecchio interno ed è racchiuso nel sacco endolinfatico. In condizioni normali viene continuamente prodotto e assorbito, mantenendo il proprio livello sempre costante: quando si crea un riduzione dell’assorbimento o una maggiore produzione ecco che viene a crearsi questo eccesso. I motivi per cui avviene questo, purtroppo, non sono ancora noti.

La sindrome colpisce 1 persona su 1.000 circa, con un’incidenza maggiore tra i 25-60 anni. La gravità e i sintomi possono variare da persona a persona, anche se possono rintracciarsi delle costanti:

  • forti ed improvvise vertigini, anche invalidanti;
  • rumori e fischi nell’orecchio (acufene);
  • abbassamenti uditivi (ipoacusia), che di solito interessa un solo orecchio;
  • senso di nausea e vomito;
  • sensazione di pressione nell’orecchio.

Trattamento

Il trattamento è finalizzato ad alleviare e tenere sotto controllo i sintomi.

Per alleviare i disturbi durante la fase acuta della malattia vengono solitamente prescritti farmaci mirati a dare sollievo dagli attacchi improvvisi di vertigini e di vomito e per lenire il senso di nausea. Una dieta alimentare dove si limita l’assunzione di caffeina, alcool e sale coadiuvata da un farmaco diuretico invece può aiutare nella prevenzione degli attacchi, o almeno diminuirne la frequenza.

Vi è un’ultima – e controversa – strada che può essere presa per cercare di tenere sotto controllo la malattia: il ricorso alla chirurgia. Tuttavia anche questa scelta, così come le precedenti, non sempre da i risultati sperati per contrastare la perdita d’udito. In questo caso la miglior cosa da fare è fissare un incontro con un Audioprotesista e valutare insieme se è il caso di ricorrere ad una soluzione acustica.

Se vuoi saperne di più, o se credi di avere qualche sintomo legato alla malattia di Ménière, contattaci!