La sindrome di Ménière
La sindrome di Ménière è una patologia che interessa l’orecchio interno. Chi ne è affetto accusa improvvise vertigini, ronzii all’orecchio, cali uditivi e sensazione di pressione nell’orecchio.
Ci sono alcune malattie di cui sappiamo relativamente poco, e chi ne è affetto si sente spesso “solo”, un malato immaginario che deve combattere contro una patologia non ancora riconosciuta pienamente. La sindrome di Ménière rientra in questa categoria: ma da cosa nasce? Quali sono le cause che la scatenano?
Le cause sono ancora sconosciute, ma l’ipotesi più accreditata è che possa essere causata dall’accumulo straordinario di un certo liquido. Questo liquido è normalmente presente nell’orecchio interno ed è racchiuso nel sacco endolinfatico. In condizioni normali viene continuamente prodotto e assorbito, mantenendo il proprio livello sempre costante: quando si crea un riduzione dell’assorbimento o una maggiore produzione ecco che viene a crearsi questo eccesso. I motivi per cui avviene questo, purtroppo, non sono ancora noti.
La sindrome colpisce 1 persona su 1.000 circa, con un’incidenza maggiore tra i 25-60 anni. La gravità e i sintomi possono variare da persona a persona, anche se possono rintracciarsi delle costanti:
- forti ed improvvise vertigini, anche invalidanti;
- rumori e fischi nell’orecchio (acufene);
- abbassamenti uditivi (ipoacusia), che di solito interessa un solo orecchio;
- senso di nausea e vomito;
- sensazione di pressione nell’orecchio.
Trattamento
Il trattamento è finalizzato ad alleviare e tenere sotto controllo i sintomi.
Per alleviare i disturbi durante la fase acuta della malattia vengono solitamente prescritti farmaci mirati a dare sollievo dagli attacchi improvvisi di vertigini e di vomito e per lenire il senso di nausea. Una dieta alimentare dove si limita l’assunzione di caffeina, alcool e sale coadiuvata da un farmaco diuretico invece può aiutare nella prevenzione degli attacchi, o almeno diminuirne la frequenza.
Vi è un’ultima – e controversa – strada che può essere presa per cercare di tenere sotto controllo la malattia: il ricorso alla chirurgia. Tuttavia anche questa scelta, così come le precedenti, non sempre da i risultati sperati per contrastare la perdita d’udito. In questo caso la miglior cosa da fare è fissare un incontro con un Audioprotesista e valutare insieme se è il caso di ricorrere ad una soluzione acustica.
Se vuoi saperne di più, o se credi di avere qualche sintomo legato alla malattia di Ménière, contattaci!