Con ipoacusia trasmissiva si intende una perdita uditiva generata tra l’orecchio esterno e quello medio, che impedisce una corretta trasmissione del suono all’orecchio interno. Il suono, che entra dall’orecchio, va man mano perdendosi, riducendosi durante il tragitto. Al contrario dell’ipoacusia neurosensoriale, dove il problema risiede in un danno nell’orecchio interno, in quella trasmissiva quindi il…
Ashley Lawrence, una studentessa ventunenne del Kentucky negli Stati Uniti, ha avuto un’idea per aiutare la comunità dei sordi e degli ipoudenti americana. Assieme a sua madre sta cucendo mascherine con una parte trasparente per lasciar vedere la bocca.
Cosa occorre per realizzare una propria idea? In alcuni casi davvero poco: quattro mani e una macchina da cucire, lenzuola nuove e un rotolo di plastica trasparente. Questo è tutto ciò che è servito ad Ashley Lawrence, per cucire artigianalmente una mascherina come tante, ma con una parte trasparente, affinché sia lasciata visibile la zona della bocca.
L’idea è nata vedendo che su Facebook molti suoi amici si stavano cucendo delle protezioni artigianalmente, da soli. Così ha deciso di seguire uno dei tanti tutorial in rete per la creazione di mascherine in casa, e riadattarlo: “Protezioni professionali di questo tipo esistono già – spiega la giovane ragazza – sono fatte con il tessuto usato per le mascherine chirurgiche e hanno un pezzo di carta trasparente. Tuttavia, proprio come le normali protezioni, anche queste sono diventate difficili da trovare oggi”.
“Ho modificato il modello per essere adattato a coloro che leggono le labbra o che, durante la comunicazione con la lingua dei segni, si affidano alle espressioni facciali per comprendere significati e intenzioni – continua Ashley – le espressioni facciali fanno parte della grammatica della lingua dei segni, come anche il labiale. Si perdono informazioni se non si può vedere il volto”.
Il successo di Ashley
Grazie a queste mascherine le persone con disabilità e deficit uditivi potranno continuare a comunicare tra loro con più facilità. Non solo, ma soprattutto potranno anche abbattere le barriere che ostacolano l’interazione con chi non conosce la lingua dei segni. Con un dispositivo simile, il sordo potrebbe capirlo senza troppi problemi leggendo i movimenti delle sue labbra.
In meno di due giorni sua madre e Ashley hanno ricevuto decine di ordini, tanto che il materiale a disposizione sta terminando; per questo le due donne hanno deciso di organizzare una raccolta fondi online, per riuscire a reperire nuovo materiale e poter accontentare tutte le richiesta che sta ricevendo.
Intanto la ragazza non si accontenta di ciò che è riuscita a fare con poco, ma vuole essere ancora più di aiuto. Sta studiando infatti un secondo modello di mascherina, pensato per chi ha apparecchi acustici e impianti cocleari. Si potrà allacciare dietro la testa o chiudersi sul collo, per lasciare libera la parte delle orecchie.